Da quando lavoro a maglia spesso mi sento dire: “Ma tu che sai fare la calza…” seguito da una serie di domande che mi hanno poi fatto capire che la suddetta frase significhi per estensione “tu che lavori a maglia”
Questo modo di dire mi ha sempre fatto un po’ sorridere in realtà, perché per molto tempo io non ne volevo nemmeno sapere delle calze fatte a maglia. Forse un altro pregiudizio nato dalla mia infanzia, un po’ come quello che mi ha per tanti anni tenuto lontano da questo mondo. Qui il post se siete curiosi di leggere.

Io mai!

Io, che ho sofferto per anni tutto ciò che potevo soffrire mettendo le scarpe, dai dolori per le cuciture passando per le vesciche fino ad arrivare alla fascite plantare… Io, che non so quante paia di scarpe ho dovuto regalare perchè dopo averle indossate per un’ora soffrivo come in un girone dell’inferno dantesco… Io, che mi danno fastidio anche le pieghette delle calze e le cuciture… non potevo nemmeno immaginare cosa potesse voler dire indossare delle calze dalla trama così larga ai piedi!

Sì, perché anche se lavorate con un un ferro 2mm le calze lavorate a maglia non possono essere più sottili di quelle realizzate con macchine industriali.

Ma perché non provare?

Dopo aver letto tanti commenti positivi su vari forum di ravelry ed essermi confrontata con altre knitter, mi sono decisa a fare almeno una prova. In fin dei conti perchè no? Avrei comunque imparato qualcosa di nuovo, che non guasta mai, e magari le avrei messe in casa tramutandole in antiscivolo con gli appositi liquidini.

Un fatto importante che mi ha spinto a provare è sicuramente che da molti anni utilizzo scarpe barefoot (se siete curiosi vi lascio una vecchia storia di Instagram dal mio profilo personale dove ne parlo). Queste scarpe sono studiate per lasciare al piede parecchio spazio interno quindi sicuramente le calze non le rendono strette.

L’unica cosa che rimaneva da capire era se mi potessero dare fastidio sotto la pianta o il tallone, ma per questo l’unica soluzione era provare!

Proprio in quel periodo, inoltre, veniva pubblicato il bellissimo libro “52 weeks of socks” del rinomato Laine Magazine. Una meraviglia per gli occhi. Pattern delicati e intricati con una fotografia davvero avvincente… Questo è stato il colpo di grazia. Dovevo almeno farne un paio!

Scarpe barefoot e calze fatte a maglia
Scarpe barefoot e calze fatte a maglia

Da dove cominciare?

Fortunatamente di calzini semplici e pattern gratuiti Ravelry è pieno. Ho scelto le Vanilla Socks perchè sono molto semplici, completamente in maglia rasata tranne l’inizio del tubolare a coste. Si tratta di un modello top down nel quale si parte dal tubolare e si arriva alla punta, passando per la lavorazione del tallone, che è la parte un po’ più intricata.

Questo pattern non ha molte indicazioni didattiche quindi mi sono rivolta come mio solito al fidato Youtube per la lavorazione di tallone e punta. Mi piace molto come spiega le tecniche la Youtuber VeryPink Knits, quindi nella seguente playlist trovate per prima cosa tutto il suo tutorial con video per ogni fase della lavorazione top down.

Di seguito trovate anche il tutorial de Il Venerdì della Maglia in italiano per la tecnica “Toe up”, cioè con inizio dalla punta.

Dopo i tutorial “passo, passo” troverete un paio di video su diverse modalità per realizzare le calze top down e anche un video in Italiano.

Cliccando in alto a destra dove vedete delle righette orizzontali e “1/14”, potrete accedere alla lista di tutti i video.

Un’altra idea è il pattern gratuito delle calze Rye di Tincanknits dal quale potete accedere a un loro tutorial completo di tutto il processo. I pattern di Tincanknits sono molto didattici e adatti ai principianti.

Che skill servono?

Per fare dei calzini top down semplici come questi serve:

  • Saper lavorare con un metodo per piccole circonferenze, che sia magic loop, gioco di ferri (DPN) o mini circolari.
  • Avviare un lavoro in tondo.
  • Punti fondamentali come: dritto, rovescio, sl1 (passare una maglia a rovescio)
  • Lavorare diminuzioni k2tog (2 m insieme a diritto), p2tog (2 m insieme a rovescio) e ssk (passare 2 m singolarmente a diritto e lavorarle poi insieme a dir ritorto)
  • Riprendere le maglie
  • una tecnica per i ferri accorciati o short rows.

Che ferri usare per le piccole circonferenze?

Non esiste ovviamente un metodo migliore degli altri ma dipende da come vi trovate più a vostro agio. Il metodo tradizionale di lavorare le piccole circonferenze è il gioco di ferri. Esistono però anche tecniche come il magic loop o i mini circolari che possono venire incontro a chi non lo trova facile.

Io e il gioco di ferri non andiamo molto d’accordo. Riesco a utilizzarlo solo se il filato non è molto scivoloso e, comunque, mi costa molto in termini di concentrazione e frustrazione. Ça va sans dire: lo uso raramente.

Gioco di ferri (DPN's) - foto del tutorial Tincanknits
Gioco di ferri (DPN’s) – foto del tutorial Tincanknits

Il magic loop è stato la mia prima scelta e sicuramente offre grandi vantaggi. Innanzitutto il vantaggio puramente economico. Se possedete già un set di ferri non avrete bisogno di acquistare altro per fare una prova. Oltre a questo vantaggio, offre anche la possibilità di lavorare due calze contemporaneamente. Considerata la quantità di calzini che spesso rimangono spaiati per mancanza di voglia, questo è sicuramente un vantaggio non indifferente.

Il mio metodo preferito per lavorare i calzini è però presto diventato quello con i mini circolari, soprattutto quelli intercambiabili. Come ho già raccontato nel post di consigli per gli acquisti suo Ferri circolari io ho preso i mini set di Chiagoo che contengono due lunghezze di ferri di uno stesso calibro e due lunghezze di cavo. In questo modo si ha la possibiità di lavorare agilmente diverse circonferenze. Ho acquistato calibri piccoli (2.00mm e 2.50mm), in modo da poter lavorare calze con filati fingering e ho aggiunto un cavo da 80cm, in caso volessi cimentarmi con il magic loop e due calze contemporaneamente.

Potete provare inizialmente con il metodo per cui l’investimento economico è minimo: filato in stash, ferri delle dimensioni adatti e magic loop. Se il progetto vi prende (e credetemi il tallone è davvero divertente) poi potrete fare degli acquisti mirati.

Vanilla Latte Socks su minicircolare Chiagoo
Vanilla Latte Socks su minicircolare Chiagoo

Idee per filati da calza divertenti e economici

I filati Regia 4ply di Schachenmayr sono molto colorati economici e divertenti. Un ottimo investimento. Ne esistono anche alcuni con la guida per realizzare due calzini uguali che si chiamano Pairfect.

E quindi queste calze?

A questo punto forse vi state chiedendo come io mi sia trovata con le mie prime calze fatte a maglia. Be’ devo ammettere che sono morbidissime e calde. Non sento assolutamente i punti della maglia sotto il piede e, sebbene le scarpe barefoot diano spazio, non credo sentirei cuciture (anche perchè non ve ne sono!) e i punti ripresi ai lati del tallone non si sentono affatto.

Credo però che, se siete abituati a portare scarpe “giuste” senza spazio interno, questo possa andare a discapito della vostra esperienza con le calze fatte a maglia. Ne consiglio comunque l’utilizzo in casa!

Happy knitting!

Manuela


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