oggi vi racconto nei dettagli come ho realizzato la bellissima Piuma Shirt: modello minimale con un accenno di pizzo asimmetrico che mi ha folgorato a prima vista su Instagram. E’ un modello della designer Elvetica, Meret Buetzberger conosciuta anche come Butzeria.
Questo mese mi sono scatenata con i post sul mio guardaroba fatto a maglia! 🙂 Era tanto che non scrivevo di questo argomento anche se in realtà credo sia interessante leggere di come altre persone abbiano affrontato un certo modello, le criticità e magari qualche suggerimento.
Il pattern
Piuma Shirt è un modello davvero minimale. Una T-shirt con manica raglan molto semplice che però ha questo bel motivo di pizzo sia sulla manica che in diagonale sulla schiena. Il pattern si trova sia in lingua inglese che in tedesco, ben scritto, chiaro, con abbondanza di tabelle e schemi che rendono facile la comprensione della costruzione del capo.
La realizzazione
La versione originale della Piuma Shirt è lavorata con un filato in canapa dell’azienda Italiana Colori Naturali, che si chiama Dido. 100% canapa tinta a mano 100g = 360mm. Sul sito di Colori Naturali c’è anche una pagina dedicata a questo pattern che vi aiuta a cerare il vostro kit per la realizzazione della Piuma Shirt.
Per la mia versione ho deciso di utilizzare un filato in lino 100% acquistato sul sito Maninmaglia. Si tratta di Linette nella colorazione Black Lux. Il filato ha una proporzione lunghezza peso di 100g=320m. (sconto 10% con codice codice IKNITSO10, valido sempre senza minimo d’acquisto e cumulabile con sconti già in corso)
Molto grezzo sia nel colore che nell’aspetto, una volta lavato diventa morbidissimo. Non vi sto nemmeno a dire la comodità di lavorare con il filato arrotolato sul cono senza dover congiungere i vari gomitoli se non nel momento di riprendere le maniche. Una meraviglia. Ovvio che sia meno comodo per quei lavori da portare in giro anche se io l’ho fatto lo stesso.
A questo link trovate i dettagli del mio progetto su Ravelry.
Per la lavorazione ho utilizzato il ferro 3.5 mm ottenendo, con una tensione di 23×29 in 10 cm a maglia rasata sul campione lavato. Nel caso di questo filato dall’aspetto così grezzo e “vegetale” è stato fondamentale fare il campione perchè il filato è cambiato notevolmente una volta lavato e bloccato. Ormai per me è diventato uno step fondamentale realizzare un campione, ma se avete dubbi su come procedere trovate qualche suggerimento sul mio post.
Le istruzioni deli passaggi del modello e del pizzo sono molto dettagliate. Per il pizzo le trovate sia scritte (punto per punto e giro per giro), che sotto forma di schema.
Comunque dopo qualche giro si memorizza il motivo e si riesce continuare anche senza guardare lo schema…. e fidatevi che se ce l’ho fatta io ce la fate anche voi!
Non amo molto il pizzo in generale ma questo accenno l’ho trovato davvero bello e mi ha sicuramente dato la possibilità di prendere confidenza con gli schemi di lavorazione. Per chi è alle prime armi è un ottimo livello di partenza. E’ relativamente piccolo ma sa dare belle soddisfazioni e rompe la “monotonia” del lavoro a maglia rasata… che, per quanto io lo ami è decisamente un po’ monotono soprattutto con ferri di piccolo calibro.
Ho realizzato una taglia che voleva essere una via di mezzo tra una S e una M mirando ad ottenere una circonferenza busto di che fosse appunto più verso la M. Sono partita dalle istruzioni per la taglia S andando però a realizzare 29 aumenti raglan invece dei 27 consigliati per la taglia S. Per il sotto manica ho montato 6 maglie come indicato pe la taglia M ottenendo un totale di 220 maglie per la circonferenza busto avvicinandomi quindi alla taglia M che per me ha un agio di 7cm.
Sono abbastanza contenta delle modifiche e dovendo rifarla lavorerei quasi nello stesso modo. Forse però farei 27 aumenti raglan come per la taglia S e aumenterei a 8 le maglie del sotto manica per intervenire solo sulla circonferenza busto e non sulla profondità dello scalfo.
Infatti la trama che ho ottenuto è ariosa ed elastica.. Con la gravità però la tensione del capo in verticale diventa di 24×30 in 10 cm. Questo rende lo scalfo un po’ troppo profondo.
Ho intrecciato tutti gli orli e rifinito il collo con l’uncinetto con il punto che nelle istruzioni viene chiamato single crochet (US) o double crochet (UK) e che sarebbe la nostra maglia bassa.
In totale ho utilizzato circa 200gr di filato.
Vi piace questo modello?
Fatemelo sapere nei commenti!
Alla prossima e happy knitting!
Manuela
Piuma Shirt:
Buonasera, complimenti il modello realizzato è molto bello,
Chiedo se possibile avere le istruzioni in lingua italiana
La ringrazio
Veronica Righi
Buonasera Veronica. Questo modello è della designer Meret Buetzberger. Al momento esiste solo in tedesco e inglese. Trova il link per l’acquisto nel post.